A certificare il successo è l’ultima edizione del “Monitor dei distretti agroalimentari” elaborato da Intesa Sanpaolo, che evidenzia un incremento a doppia cifra rispetto all’anno precedente.
In testa alla classifica dei prodotti più esportati c’è il vino, seguito da dolci e prodotti da forno. A guidare la crescita sono i distretti del Nord-Ovest, in particolare Langhe, Roero e Monferrato, territori dove la qualità e la tradizione enogastronomica trovano un forte riscontro nei mercati esteri.
Sorprende anche la performance dell’olio d’oliva, che segna un +40,9% rispetto al 2023. Una spinta significativa arriva dal consolidamento della domanda internazionale e dall’aumento della produzione di qualità, soprattutto in alcune zone del Centro-Sud.
Il report sottolinea come la spinta all’export sia frutto di una strategia sempre più orientata all’innovazione, alla sostenibilità e alla valorizzazione delle tipicità territoriali, elementi che rendono l’agroalimentare italiano un pilastro della bilancia commerciale del Paese.