Le cantine italiane continuano a registrare alti livelli di giacenze: al 30 aprile 2025, i volumi di vino immagazzinati hanno toccato quota 49,7 milioni di ettolitri. Una cifra praticamente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una lieve flessione dello 0,5%.
A fornire questi dati è l’ultimo aggiornamento di “Cantina Italia”, il report periodico realizzato dall’ICQRF – Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, sulla base delle informazioni raccolte dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Il dato conferma la tendenza già emersa nei mesi precedenti: la produzione nazionale rimane consistente, mentre i consumi interni e l’export non riescono ancora a smaltire l’intero stock disponibile. Le giacenze elevate, se da un lato garantiscono una riserva strategica, dall’altro rappresentano una sfida per la filiera, soprattutto in termini di valorizzazione del prodotto e gestione dei flussi commerciali.
Con l’avvicinarsi della vendemmia 2025, sarà fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione del mercato per evitare pressioni eccessive sui prezzi e mantenere l’equilibrio tra offerta e domanda. Nel frattempo, le cantine italiane restano ben fornite, segno della grande capacità produttiva del settore vitivinicolo nazionale.