Nel contesto globale dell’ospitalità di alta gamma, la gastronomia sta assumendo un ruolo sempre meno marginale: non solo come servizio accessorio, ma come leva identitaria, economica e culturale. Dati recenti confermano che il food & wine tourism non solo cresce in maniera significativa, ma influenza scelte, profitti e strategie delle imprese ricettive.
Tendenze globali e il caso Relais & Châteaux
L’associazione internazionale Relais & Châteaux, che raduna oltre 580 hotel e ristoranti indipendenti nel mondo, ha confermato che nel 2024 il fatturato complessivo è stato pari a 3,2 miliardi di euro, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente.
Di questo totale, il segmento food & beverage ha contribuito per il 42,1%, quasi alla pari con il comparto camere (49%). Ciò ribadisce che la cucina di qualità non è più solo un valore aggiunto: è una delle colonne portanti del modello di business di queste strutture.
Un altro elemento che emerge è la forte connessione tra gastronomia, cultura locale e sostenibilità: Relais & Châteaux, nel suo Bilancio di sostenibilità 2022‑23, segnala progressi su quasi tutti gli indicatori relativi a cucina sostenibile, filiera corta, biodiversità, eliminazione della plastica monouso e monitoraggio dei consumi energetici e idrici.

