Il turismo sostenibile rappresenta oggi una realtà sempre più concreta e apprezzata, sostenuta attivamente dalle istituzioni e dagli enti locali. In particolare, in Italia, cresce l’impegno verso la salvaguardia delle città d’arte e delle aree naturali, mete privilegiate da viaggiatori attenti all’ambiente e alla cultura.
Si tratta di una nuova direzione per il settore turistico, che nel nostro Paese sta costruendo basi solide attraverso progetti a lungo termine, certificazioni ambientali e iniziative territoriali.
Un esempio significativo arriva da Siena, che ha compiuto passi importanti in questo ambito. Secondo il Global Sustainable Tourism Council (GSTC) — organismo internazionale che promuove la sostenibilità nel turismo — la città toscana è tra le realtà italiane che più hanno investito in pratiche ecologiche e socialmente responsabili. Un riconoscimento che premia un percorso iniziato nel 2021 e che posiziona Siena come modello virtuoso a livello europeo.
Anche altri territori italiani si sono distinti negli ultimi anni: già nel 2019 la Valsugana, in Trentino-Alto Adige, era stata la prima destinazione in Italia a ottenere la certificazione GSTC. L’anno successivo, nel 2020, è stata la volta di Tarvisio, Alta Badia e del Sud della Sardegna, quest’ultima insignita del titolo di prima destinazione sostenibile in Europa in base agli standard della Commissione europea.
Questi riconoscimenti confermano come il turismo sostenibile non sia più un’alternativa di nicchia, ma un pilastro centrale per il futuro dell’ospitalità, capace di coniugare tutela del patrimonio, sviluppo economico locale e rispetto per l’ambiente.
Investire nella sostenibilità, quindi, non significa soltanto ridurre l’impatto ambientale del turismo, ma anche valorizzare le identità locali, creare nuove opportunità occupazionali e garantire una migliore qualità della vita per residenti e visitatori. Il futuro del turismo in Italia passa sempre più da qui: da un equilibrio tra bellezza, responsabilità e innovazione.