La Francia corre ai ripari per proteggere uno dei suoi settori più rappresentativi e redditizi: il vino. Di fronte alla minaccia di nuovi dazi sull’agroalimentare europeo da parte degli Stati Uniti, il governo ha annunciato un piano straordinario da cinque miliardi di euro sotto forma di garanzie statali per sostenere l’export del comparto vinicolo e degli alcolici.
L’iniziativa arriva in un momento di forte incertezza commerciale. Le relazioni economiche transatlantiche si sono recentemente inasprite, e il timore che Washington possa introdurre misure protezionistiche più dure ha spinto Parigi a intervenire con decisione. Il piano mira a rassicurare produttori e esportatori, fornendo loro accesso facilitato al credito e strumenti per affrontare eventuali difficoltà legate alle esportazioni verso il mercato americano.
Il vino francese rappresenta una delle principali voci dell’export agroalimentare nazionale, con gli Stati Uniti che figurano tra i primi mercati di destinazione. Solo nel 2024, le esportazioni verso gli USA hanno superato i 3,5 miliardi di euro, rendendo il settore particolarmente vulnerabile a eventuali tensioni commerciali.
“Il nostro vino è molto più di un prodotto: è cultura, territorio e lavoro. Non possiamo permettere che venga colpito da politiche protezionistiche che nulla hanno a che vedere con la qualità delle nostre produzioni”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire.
Le garanzie pubbliche messe in campo saranno gestite in collaborazione con istituti finanziari e dovranno consentire alle imprese del settore di affrontare gli eventuali aumenti di costi legati ai dazi, senza ricadute pesanti sull’occupazione o sulla competitività.
Il provvedimento è stato accolto con favore dai principali consorzi di produttori, che chiedono anche un’azione coordinata a livello europeo. “Serve una risposta comune dell’Unione per difendere il nostro export e i milioni di lavoratori coinvolti”, ha sottolineato l’Associazione dei Produttori di Vini di Bordeaux.
Mentre la diplomazia economica cerca un dialogo con l’amministrazione statunitense per scongiurare lo scontro commerciale, la Francia mette in campo risorse e determinazione per tutelare uno dei suoi simboli più preziosi.