Il consumo e l’export di olio d’oliva europeo continuano a crescere oltre le aspettative, segnando una stagione particolarmente positiva per il settore. I dati ufficiali pubblicati dalla Commissione Europea mostrano un forte recupero delle esportazioni, salite complessivamente a 265 mila tonnellate tra ottobre 2024 e febbraio 2025. Un risultato vicino alla media degli ultimi cinque anni, pari a 298 mila tonnellate, che lascia ben sperare per i mesi a venire.
Il rimbalzo dell’export ha avuto inizio nel dicembre 2024, culminando nel mese di febbraio 2025, quando le esportazioni hanno raggiunto quota 65 mila tonnellate, superando la media quinquennale per lo stesso mese, pari a 58 mila tonnellate.
Tra i Paesi esportatori, la Spagna si conferma leader indiscussa con il 53% del volume totale, seguita dall’Italia con il 33%. Al terzo posto figura il Portogallo con il 9%, mentre la Grecia copre il restante 4%.
Per quanto riguarda le destinazioni, gli Stati Uniti rimangono il mercato più strategico sia per la Spagna che per l’Italia, con una domanda costante e in crescita. Anche il Giappone mostra segnali positivi, con importazioni salite a 5.400 tonnellate rispetto alle 5.100 della media degli anni precedenti. In Canada, invece, è l’Italia a registrare la performance più rilevante tra i fornitori europei.
Tuttavia, fuori dalle principali sette destinazioni mondiali, la competitività italiana appare più contenuta: l’Italia ha esportato 19 mila tonnellate contro le 57 mila della Spagna, evidenziando la necessità di espandere la propria presenza sui mercati emergenti.
Anche sul fronte del consumo interno europeo si registrano segnali di vivacità. Tra ottobre 2024 e gennaio 2025, i consumi sono saliti a 349 mila tonnellate, un dato in linea con la media quinquennale di 359 mila tonnellate, a conferma di una domanda interna solida e resiliente nonostante le recenti tensioni sui prezzi.
La combinazione tra domanda stabile in Europa e dinamismo dell’export proietta il comparto oleario verso una stagione di ulteriore consolidamento, sostenuta dalla qualità riconosciuta dei prodotti e dal crescente interesse internazionale verso la dieta mediterranea.