olio di oliva

Tra novembre 2024 e agosto 2025 la Tunisia ha registrato un forte aumento nei volumi esportati, ma il valore totale è calato drasticamente a causa del crollo dei prezzi; l’Italia resta il principale acquirente, specie dell’olio biologico.

La produzione nazionale, dopo la crisi produttiva del 2023, mostra segnali di ripresa

La produzione nazionale, dopo la crisi produttiva del 2023, mostra segnali di ripresa

Sebbene il Canavese sia noto principalmente per i suoi vini e la coltivazione di ortaggi, recenti studi storici hanno evidenziato come l’olivo fosse presente nella regione già in epoca medievale.

Secondo i dati aggiornati al 31 maggio 2025 dai Registri Telematici dell’Olio (RTO), il settore oleario italiano sta attraversando una fase critica

Tokyo si conferma una delle capitali internazionali del gusto, ospitando l’edizione 2025 del prestigioso concorso Japan Olive Oil Prize (JOOP)

I dati ufficiali pubblicati dalla Commissione Europea mostrano un forte recupero delle esportazioni, salite complessivamente a 265 mila tonnellate tra ottobre 2024 e febbraio 2025

Si tratta di un traguardo significativo per questo suggestivo borgo del Monferrato, che da tempo si distingue per la qualità della sua produzione olivicola e per l’impegno nella valorizzazione del territorio.

oma si prepara dal 14 al 16 marzo ad accogliere “Olio Capitale”, il salone dedicato all’olio extravergine di oliva, che riunisce produttori, esperti e appassionati per celebrare l’oro verde della dieta mediterranea. L’evento, che si terrà nel cuore della capitale, rappresenta un’opportunità imperdibile per scoprire le migliori produzioni nazionali, approfondire la conoscenza del settore e promuovere la cultura dell’olio di qualità.

Ancora una volta, la Coldiretti ha messo in scena una protesta spettacolare contro l’importazione di olio d’oliva al porto di Civitavecchia. L’associazione agricola, da anni in prima linea contro l’arrivo di olio straniero in Italia, ha organizzato un nuovo evento mediatico per denunciare le politiche di importazione che, a loro dire, metterebbero in difficoltà i produttori italiani.