La cantante Giorgia Todrani ha inaugurato un bistrot nel centro storico di Galatina, segnando un inedito passo nel suo percorso professionale. Il locale, chiamato “Blu”, ha aperto ufficialmente le porte al pubblico lo scorso 28 giugno, in concomitanza con i festeggiamenti dei santi patroni Pietro e Paolo.
Situato in via Umberto I, nel cuore del centro cittadino, “Blu” nasce da un’idea condivisa con due amici di lunga data della cantante: Valentina Francone e Giampaolo Tabacchi. I tre hanno dato vita a un progetto che fonde ristorazione e cultura, con l’intenzione di farne un punto di incontro per la comunità e i visitatori della zona.
Il bistrot si distingue per un’estetica ispirata agli anni Settanta, frutto di una ristrutturazione curata nei dettagli. L’ambiente mira a coniugare accoglienza e sobrietà, evitando l’effetto di spettacolarizzazione spesso legato ai locali di personaggi noti.
Il menu spazia dalla colazione alla cena, proponendo piatti di ispirazione internazionale accanto ad alcune rivisitazioni di classici della cucina italiana. Tra le proposte figurano pancake, omelette, hamburger (anche in versione vegana), e primi piatti come paccheri con tre varietà di pomodoro o spaghetti con bottarga serviti in tarda serata. Non manca un riferimento affettivo: il “SamBurger”, che prende il nome dal figlio della cantante.
L’apertura di “Blu” non è stata accompagnata da particolari operazioni di lancio mediatico. Giorgia ha scelto un profilo basso, coerente con la volontà di non trasformare l’attività in un’estensione della propria immagine pubblica, ma piuttosto in un’iniziativa personale con radici autentiche. La cantante ha espresso più volte un forte legame con il Salento, territorio che frequenta da anni e che descrive come una seconda casa.
Secondo quanto emerso dai primi riscontri locali, il bistrot punta anche a ospitare appuntamenti culturali e musicali, proseguendo idealmente quel dialogo tra arte e vita quotidiana che da sempre contraddistingue la carriera dell’artista.
Al momento non sono stati diffusi dettagli sugli orari ufficiali o sull’organizzazione di eventi futuri, ma il locale sembra voler crescere in modo organico, valorizzando il contesto cittadino più che l’eco mediatica.

