Trinco, imprenditore vitivinicolo di lungo corso, sarà al timone del Consorzio per un nuovo mandato triennale. Durante il suo primo mandato, ha promosso iniziative orientate alla valorizzazione dei vini a denominazione regionale, con particolare attenzione all’export e alla sostenibilità. “Questo incarico rinnova il mio impegno verso una viticoltura moderna ma saldamente radicata nel territorio. I prossimi anni saranno decisivi per affrontare sfide importanti, come l’adattamento climatico e la crescente competizione internazionale”, ha dichiarato Trinco.
Un comparto strategico per l’economia regionale
Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni vinicole italiane più riconosciute a livello internazionale, grazie alla qualità dei suoi vitigni autoctoni e all’expertise produttiva. Secondo i dati del Consorzio, l’area Doc Friuli conta:
- Oltre 1.500 ettari di superficie vitata;
- Circa 200 aziende associate;
- Una produzione annua che supera i 100.000 ettolitri;
- Un export in crescita costante, con un incremento del +7% nel 2024 rispetto all’anno precedente.
Il mercato estero rappresenta oltre il 60% del fatturato del comparto Doc Friuli, con sbocchi principali in Germania, Stati Uniti, Svizzera e Regno Unito. Tra i vitigni più esportati spiccano il Friulano, Sauvignon, Pinot Grigio e i blend bianchi.
Gli obiettivi per il prossimo triennio
Il nuovo mandato di Trinco si concentrerà su tre direttrici principali:
- Promozione coordinata del brand “Friuli” sui mercati internazionali, attraverso fiere, eventi e campagne digitali.
- Transizione ecologica, con incentivi per la viticoltura sostenibile e progetti di certificazione ambientale.
- Innovazione e formazione, per accompagnare le imprese nella digitalizzazione e nel ricambio generazionale.
Inoltre, è previsto il rafforzamento del dialogo con le istituzioni regionali e nazionali per ottenere misure di sostegno strutturali, in particolare per le piccole e medie aziende vitivinicole.
Il Consorzio Doc Friuli Venezia Giulia, fondato nel 2016, svolge un ruolo chiave nella tutela della denominazione e nella valorizzazione del patrimonio enologico regionale. La conferma di Pietro Trinco alla presidenza rafforza la visione di un sistema vitivinicolo integrato, competitivo e aperto al futuro.