L’Italia continua a essere una delle mete preferite per i viaggiatori di tutto il mondo, e un elemento in particolare gioca un ruolo sempre più centrale: il cibo. Il turismo enogastronomico, ovvero quello motivato dalla scoperta delle tradizioni culinarie locali, si sta rivelando un potente motore di sviluppo economico e culturale per l’intero Paese.
Nel 2024, il valore economico del turismo enogastronomico italiano ha raggiunto i 40,1 miliardi di euro, con una crescita del 12% rispetto all’anno precedente e un incremento del 49% rispetto al 2016. Di questi, 9,2 miliardi derivano da spesa diretta, 17,2 miliardi da effetti indiretti e 13,7 miliardi da indotto, con un rapporto benefici/costi pari a 6,9.
Questa forma di turismo ha visto un aumento significativo anche tra i turisti italiani: nel 2024, il 70% degli italiani ha intrapreso almeno un viaggio motivato dal cibo o dal vino, con una crescita del 12% rispetto al 2023.
Le destinazioni più apprezzate includono la Toscana, nota per le sue tradizioni vinicole e culinarie, e Napoli, che ha conquistato i visitatori internazionali con la sua ristorazione autentica.
Inoltre, il turismo enogastronomico sta contribuendo alla destagionalizzazione del turismo, aprendo nuove opportunità per i borghi e le aree rurali meno conosciute, e favorendo una distribuzione più equilibrata dei flussi turistici.
Per consolidare e sviluppare ulteriormente questo settore, il Rapporto propone dieci azioni prioritarie, tra cui l’eliminazione dei vincoli normativi per le imprese agricole e produttive che offrono attività turistiche, la creazione di musei nazionali del cibo dedicati a eccellenze come vino, olio e pizza, e il miglioramento dell’accessibilità verso le aree rurali.
In sintesi, l’enogastronomia italiana non è solo una tradizione culinaria, ma un motore economico strategico che arricchisce l’esperienza turistica e promuove la crescita sostenibile dei territori. Investire in questo settore significa valorizzare l’identità culturale del Paese e stimolare un turismo autentico e responsabile.