Il 2025 si è dimostrato un periodo particolarmente trurbolento per il mercato mondiale del vino. Il settore, infatti, è vittima di importanti cali delle esportazioni, dovuti soprattutto ai gravi dazi imposti sul mercato. Come avvenuto in Italia con gli Stati uniti, principale partner commerciale, anche la Francia ha subito una forte frenata negli acquisti esteri. Un trend sempre più determinante per le spedizioni, che per la prima volta arriva a colpire la maggiore potenza enoica mondiale, portandola a una netta diminuzione dei valori delle esportazioni. A confermarlo, ovviamente, sono i numeri. Come riportato dall’American Association of Wine Economists (Aawe), da gennaio a settembre 2025, il valore export del vino francese è diminuito di 208 milioni di euro (-2,5%), per una cifra che a livello mondiale è arrivata a toccare complessivamente quasi gli 8,2 miliardi di euro.
Il massimo calo riguarda gli Stati Uniti, che registrano una perdita di -177 milioni di euro, ovvero il -10,6% , per un valore totale di circa 1,5 miliardi di euro. Seguono la Cina con -64 milioni di euro (-23,8%), il Lussemburgo (-47 milioni di euro, equivalenti al -32,9%) ed Emirati Arabi Uniti (-42 milioni di euro, pari al -28,6%). Il Regno Unito, invece, con un mercato da 1 miliardo di euro (con -1,9%), resta il secondo riferimento enoico per la Francia. Il terzo posto se lo aggiudica la Germania con un’inaspettata crescita del +2,2%, portando il mercato nazionale ad un ritorno di 553,5 milioni di euro. Contrariamente, l’Italia scala al decimo posto nella classifica francese, registrando nel 2025 un calo del -6,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, per un valore totale di 212,3 milioni di euro.
È da notare, però, che tra i primi dieci mercati di riferimento per il vino francese, ben quattro Paesi mostrano il segno negativo (Stato Uniti, Regno Unito, Singapore e Italia). I sei trend positivi, invece, comprendono Germania, Belgio (con +1,9% pari a 454,2 milioni di euro) e Giappone (+2,2%, per 471,7 milioni di euro). Inoltre, si verifica un eccellente risultato per il Canada (+34 milioni di euro, ovvero il +9,6%) che arriva a totalizzare un valore di 390 milioni di euro. Gli esiti positivi si sono verificati soprattutto grazie alla frenata degli acquisti verso gli Usa: una decisione che si è rivelata particolarmente vantaggiosa e strategica. Anche in Svizzera si generano ottime performance (+22 milioni di euro uaguale al +6,8%, totali a 351,2 milioni di euro), mentre i Paesi Bassi rimangono stabili (312 milioni di euro, +0,3%). In forte crescita l’ Australia (+29 milioni di euro, +18,8%, 183 milioni di euro in valore) e la Spagna (+12,9% a 168,4 milioni di euro). Il Brasile, invece, nonostante sia ritenuto da esperti ed osservatori il mercato potenzialmente più interessante, resiste ma senza decollare (-1,4% per un valore di 38,7 milioni di euro).

Vino francese sotto pressione: il 2025 segna la frenata dell’export globale
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