Quando Louis Roederer presenta la sua nuovissima cuvée “Collection 246”, l’appuntamento non è semplicemente con un metodo classico — ma con un’idea: tradurre in vino le sfumature di un’annata complessa, rispettando il terroir e l’anima mutevole della Champagne. Un progetto che rompe gli schemi convenzionali per abbracciare uno stile libero, creativo, consapevole del suo tempo.
La linea Collection nasce da una presa d’atto: i cambiamenti climatici stanno ridefinendo i ritmi e l’identità del vigneto in Champagne. La Maison ha scelto di affrontare questa evoluzione non come un limite, ma come un’opportunità — selezionando con cura parcelle dal “cuore del terroir” e privilegiando pratiche viticole sostenibili.
Ogni numero di Collection — dalla 242 in poi, fino alla 246 — rappresenta una nuova lezione sul rapporto tra uva, territorio e stagione: più che uno Champagne standard, una “partitura” annuale da ascoltare e interpretare.
Collection 246: un’annata “eroica”, un vino luminoso
La vendemmia 2021 — alla base di Collection 246 — è ricordata come “eroica”: gelate, piogge rigogliose, condizioni difficili. Eppure, da questa sfida la Maison trae grappoli maturi, equilibrati, di grande finezza.
L’assemblaggio seguente è audace: con un’incidenza particolarmente elevata di Chardonnay, per conferire un carattere elegante, salino e luminoso; Pinot Noir e Meunier, più discreti del solito, donano freschezza e tensione. Il risultato è un vino dallo stile etereo, quasi un “blanc de blancs” per trasparenza e finezza.
Affinato per circa quattro anni sui lieviti e arricchito dalla combinazione fra vendemmia 2021, la “Réserve Perpétuelle” e vinificazioni in legno, Collection 246 si presenta come un’opera calibrata — complessa e al tempo stesso dunque accessibile, vibrante e raffinata.
Nel bicchiere: profumo, gusto, potenzialità
Degustarlo significa cogliere una gamma ricca ma equilibrata: note di frutta gialla matura — pesca noce, mirabella — agrumi candidi, scorza di limone, arricchite da accenni di polline, mandorla, con un sottofondo leggermente tostato e iodato.
Al palato si svela con bollicine fini e regolari, perlage elegante, struttura vellutata e succosa, perfetto equilibrio tra materia e freschezza salina. È uno Champagne che invita alla lentezza, alla contemplazione, ma anche alla convivialità: ottimo come aperitivo, compagno di crostacei, sushi o piatti di mare.
Uno sguardo al futuro: uno Champagne da gustare ora… o domani
Pur essendo già piacevole oggi, Collection 246 non teme il tempo: la sua struttura e l’equilibrio lasciano spazio a una maturazione futura, che potrebbe donargli nuove sfumature, maggior profondità e complessità.
In un panorama enologico in rapida evoluzione, questo vino si pone come ponte tra tradizione e modernità — offrendo un profilo contemporaneo senza rinunciare al rigore storico della Maison.

