Nel cuore di un’Italia che guarda all’estate con occhi nuovi, la Toscana torna ad affermarsi come meta prediletta per chi cerca autenticità, natura e silenzio. Un ritorno all’essenziale che passa attraverso borghi sospesi nel tempo, colline che sembrano dipinte, e orizzonti aperti dove l’aria ha ancora il sapore delle stagioni.
Nel 2025, il turismo all’aria aperta non è più una nicchia: è una scelta culturale. E la Toscana, con la sua capacità di coniugare bellezza, accoglienza e sostenibilità, si conferma scenario d’eccellenza.
Secondo le più recenti stime, l’estate italiana si prepara a superare i 268 milioni di presenze, con una crescita sostenuta del turismo rurale e open air, che da solo rappresenta oggi quasi un quarto dell’intero comparto. In questo contesto, la Toscana occupa un ruolo di primo piano, attirando il 13% della domanda nazionale nel settore outdoor. 
I numeri parlano chiaro: dalla Val d’Orcia alla Maremma, fino alle alture dell’Appennino toscano, si registrano incrementi di presenze che superano il 30% rispetto allo scorso anno. Un segnale forte di come la domanda turistica stia virando verso esperienze più intime, più lente, più autentiche.
C’è una Toscana che non si esaurisce nella cartolina: è quella dei paesaggi che si attraversano a piedi, delle vigne ordinate tra le colline, dei piccoli borghi dove l’ospitalità è ancora fatta di nomi propri e ricette di famiglia. Luoghi come Pienza, Montalcino, San Quirico, dove ogni vicolo racconta una storia, e ogni tramonto sembra un’opera compiuta.
Oppure la Maremma: selvaggia, minerale, sincera. Un lembo di Toscana che guarda il mare con occhi antichi, dove l’estate si vive tra spiagge incontaminate, terme naturali e borghi arroccati come Pitigliano e Capalbio, veri custodi di un tempo che resiste. 
Accanto alla bellezza del paesaggio, la Toscana offre un calendario culturale che anima l’estate con grazia e spessore:
- concerti nei chiostri rinascimentali,
- festival jazz tra le vigne,
- e il fascino intramontabile dell’opera sulle acque del Lago Puccini.
Musica, arte e tradizione diventano parte integrante del viaggio, valorizzando il patrimonio diffuso della regione.
Il successo della Toscana nel turismo all’aria aperta è anche una questione di stile: lo stile discreto dell’accoglienza, quello delle dimore storiche trasformate in relais, degli agriturismi immersi negli uliveti, dei campeggi di charme dove il lusso si misura in tramonti e silenzi.
È la riscoperta di un’idea di viaggio che non rincorre il tempo, ma lo dilata. E in un’estate che si preannuncia tra le più affollate degli ultimi anni, la Toscana offre una via alternativa: elegante, naturale, profondamente italiana. 


