Nel cuore della Gallura, tra colline granitiche e brezze marine, nasce un vino che ha saputo conquistare l’Italia: il Bèru, Vermentino di Gallura DOCG Superiore della cantina Siddùra. È proprio lui ad essersi aggiudicato il primo posto al Concorso Enologico Nazionale 2025, primeggiando su oltre 200 etichette in gara. Un riconoscimento che consacra ancora una volta la Sardegna come terra di eccellenza vitivinicola.
Il nome Bèru, che nella lingua sarda richiama il concetto di “puro” o “vero”, ben rappresenta lo spirito di questo vino: autentico, espressivo, legato al territorio. Ottenuto da uve Vermentino coltivate in altitudine, su terreni poveri ma ricchi di mineralità, il Bèru si presenta con un profilo elegante e deciso. Alla vista è brillante, con riflessi dorati; al naso sprigiona aromi complessi che spaziano dalla frutta esotica alle erbe mediterranee; in bocca è avvolgente, con una struttura salina e persistente.
Il successo del Bèru è il riflesso di una tendenza più ampia: il crescente riconoscimento del Vermentino di Gallura come uno dei grandi bianchi italiani. È l’unica DOCG della Sardegna e rappresenta una delle massime espressioni del vitigno nel nostro Paese. Non è un caso che sempre più produttori, ristoratori e consumatori stiano riscoprendo la freschezza, la longevità e la versatilità di questo vino, ideale compagno dell’estate ma capace di sorprendere anche nelle versioni più complesse e strutturate.
La cantina Siddùra, con sede a Luogosanto, è diventata in pochi anni un punto di riferimento della viticoltura sarda. Il progetto enologico si fonda su un principio chiaro: valorizzare i vitigni autoctoni attraverso un lavoro meticoloso in vigna e in cantina. Il Bèru è solo una delle etichette di punta di una gamma che spazia dai rossi intensi ai bianchi più minerali, sempre con un’attenzione estrema alla qualità e alla sostenibilità.
Il riconoscimento ottenuto dal Bèru nel 2025 non è solo una vittoria per Siddùra, ma un segnale forte per tutto il comparto vitivinicolo isolano. Il Vermentino di Gallura si conferma come uno dei tesori bianchi d’Italia, capace di raccontare la Sardegna con ogni sorso. Per gli appassionati, è un invito a scoprire – o riscoprire – un vino che sta vivendo il suo meritato momento d’oro.

