Per la prima volta, la Cantina San Michele Appiano sarà protagonista a OperaWine 2026 – Finest Italian Wines, la manifestazione d’eccellenza ideata da Vinitaly‑Veronafiere in collaborazione con Wine Spectator. L’evento si terrà l’11 aprile 2026, alla vigilia dell’apertura ufficiale di Vinitaly, e sarà rivolto a operatori, giornalisti e buyer alla ricerca delle etichette più prestigiose dell’Italia enologica.
All’interno della selezione dei 150 produttori, la Cantina San Michele Appiano entra nella categoria “Classic”, riservata ai produttori con una solida reputazione qualitativa, diventando al contempo l’unica new entry altoatesina per l’edizione 2026.
Un’opportunità simbolica e strategica
«Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio e ci carica di responsabilità», afferma Jakob Gasser, l’enologo che ha recentemente assunto il ruolo di guida tecnica dell’azienda. A suo giudizio, l’ingresso a OperaWine certifica il valore del costante lavoro in vigna e in cantina e la capacità dei vini di trasmettere l’identità alpina dell’Alto Adige.
Da parte sua, Gunther Neumair, amministratore delegato, sottolinea come l’inclusione nella selezione vada oltre il riconoscimento aziendale: «È la conferma che il modello cooperativo che unisce tradizione, territorio e visione può competere sui mercati globali».
Il presidente Klaus Pardatscher definisce il debutto una “pagina storica” per l’azienda: «Dietro ogni bottiglia c’è non solo il lavoro della cantina ma anche quello dei nostri soci conferitori — piccoli viticoltori che dedicano cura e attenzione al vigneto. OperaWine ci consentirà di dare voce anche a questo impegno collettivo».
Contesto della selezione OperaWine 2026
L’edizione 2026 di OperaWine introduce una formula ampliata e differenziata: le 150 aziende selezionate sono suddivise in tre categorie — Legacy Icon, Classic e New Voices — per valorizzare storia, consolidamento e innovazione.
Le “Legacy Icon” includono 31 nomi che hanno partecipato a tutte le edizioni precedenti; la categoria “Classic” conta 69 aziende con una solida reputazione regionale; le “New Voices” sono 50 produttori emergenti selezionati per spessore qualitativo e capacità innovativa.
Tra le regioni più rappresentate figurano la Toscana (48 cantine), il Piemonte (24), la Sicilia (15) e il Veneto (12).
Questo ampliamento della rosa — con 20 aziende in più rispetto al 2025 e 45 new entry — conferma la volontà di rinnovamento e apertura del progetto OperaWine.
San Michele Appiano: numeri, orizzonti e progetti
La cooperativa, fondata nel 1907, conta 320 soci viticoltori che coltivano circa 390 ettari di vigneto. Nel 2024 ha registrato un fatturato di circa 28 milioni di euro, in crescita rispetto ai 27,5 milioni del 2023, con un aumento del 5 % nei volumi nonostante difficoltà su alcuni mercati esteri.
Oggi l’azienda esporta circa il 30 % della sua produzione, con l’obiettivo di portare il peso delle vendite internazionali al 35–40 %.
Nel 2024, con l’avvicendamento tra il veterano Hans Terzer e il nuovo enologo Jakob Gasser, è iniziato un nuovo corso tecnico.
Parallelamente, la cantina ha avviato un importante progetto che unisce vino e arte attraverso la sua linea di punta Appius: un’installazione firmata dall’artista Robert Pan è stata svelata all’interno del nuovo spazio dedicato.
L’azienda intende inoltre rafforzare l’enoturismo, già in crescita attraverso lo shop aziendale, e consolidare la propria presenza sul mercato internazionale.

