Nel 2024 l’azienda vinicola Banfi ha registrato una crescita del fatturato, che ha raggiunto quota 64,5 milioni di euro, segnando un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Un risultato positivo che conferma la solidità dell’azienda e la sua capacità di mantenere competitività nel mercato vitivinicolo, sia a livello nazionale che internazionale.
Oltre all’aumento del volume d’affari, Banfi ha riportato un margine operativo lordo (Ebitda) pari al 12%, a testimonianza di una gestione efficiente dei costi e di una strategia aziendale focalizzata sulla sostenibilità economica nel lungo periodo.
L’azienda, nota per i suoi vini toscani – in particolare quelli prodotti nella tenuta di Montalcino – continua a puntare sulla qualità e sull’innovazione. Gli investimenti recenti in tecnologie di cantina, sostenibilità ambientale e ricerca agronomica sembrano aver contribuito in modo significativo ai risultati raggiunti.
Secondo quanto riferito dalla direzione aziendale, uno dei fattori chiave del successo è stata l’espansione nei mercati esteri, con particolare attenzione agli Stati Uniti, al Nord Europa e ad alcuni Paesi asiatici emergenti. Anche l’enoturismo ha avuto un ruolo rilevante, grazie al rafforzamento dell’offerta esperienziale all’interno della storica tenuta di Castello Banfi, che ha attirato un numero crescente di visitatori internazionali.
Banfi ha inoltre confermato l’impegno verso pratiche produttive sempre più sostenibili, con l’obiettivo di ottenere la certificazione completa di sostenibilità per tutte le sue attività entro il 2026. Tra le iniziative in corso si segnalano la riduzione dell’uso di fitofarmaci, il riciclo dell’acqua nelle lavorazioni e l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia.
Con questo trend positivo, Banfi si conferma tra le realtà più dinamiche del panorama vitivinicolo italiano, capace di coniugare tradizione, innovazione e responsabilità ambientale per affrontare con successo le sfide del mercato globale.

