L’analisi sul vino condotta da Vinseo (Vigneron d’Occitania), FranceAgrimer e l’Istituto Agro Montpellier, offre uno sguardo approfondito sulle possibili evoluzioni del settore vinicolo nei prossimi vent’anni.
Le sfide del futuro
Il comparto vinicolo dovrà affrontare molteplici sfide, tra cui il cambiamento climatico, la crescente richiesta di prodotti biologici, l’evoluzione del consumo verso vini a bassa gradazione alcolica, la sostenibilità, l’innovazione tecnologica e la carenza di manodopera. Gli esperti del settore hanno individuato oltre 300 ipotesi determinanti, incrociandole con dinamiche economiche, climatiche e di consumo per delineare quattro scenari possibili. Questi scenari non sono predizioni, ma prospettive strategiche per stimolare il dibattito tra i protagonisti della filiera.
Il vino sotto pressione normativa
In questo futuro ipotetico, il vino viene considerato un prodotto dannoso per la salute a causa del suo contenuto alcolico. L’Unione Europea riduce significativamente i finanziamenti alla viticoltura, favorendo un’agricoltura più tradizionale e sostenibile. Il vino biologico diventa la scelta predominante, mentre la viticoltura viene tollerata solo a condizione di totale trasparenza sulle pratiche produttive. L’innovazione tecnologica e digitale non riesce a compensare gli effetti del cambiamento climatico, portando a un aumento dei costi di produzione e a una progressiva migrazione delle vigne verso il Nord della Francia. I consumatori adottano uno stile di vita più sobrio, prediligendo vini a bassa gradazione alcolica e prodotti No/Low Alcol.
L’acqua come bene sempre più raro
Il cambiamento climatico rende l’acqua una risorsa sempre più preziosa, spingendo la filiera a ridurre drasticamente l’uso di pesticidi e adottare pratiche sostenibili. Le innovazioni tecnologiche consentono di contrastare la desertificazione e di mantenere i vigneti nelle aree tradizionali, evitando il loro spostamento. Tuttavia, una fase di recessione economica porta a una riduzione del consumo di vino, considerato un prodotto di lusso. L’Unione Europea sostiene la reintroduzione di varietà resistenti, generando però una concorrenza tra regioni. Le aziende familiari faticano a sopravvivere, mentre emergono grandi fondi di investimento che dominano il mercato.
La crisi della manodopera e l’innovazione stagnante Strategie per il futuro
La carenza di lavoratori colpisce duramente il settore vinicolo. L’Unione Europea riduce i sussidi all’agricoltura e l’Organizzazione Mondiale della Sanità etichetta il vino come “non essenziale”, limitando le risorse per la ricerca. Senza innovazioni tecnologiche e protezioni assicurative, i viticoltori subiscono l’impatto del cambiamento climatico e cercano di spostare la produzione in aree più favorevoli. I consumatori si orientano verso alternative al vino, portando alla scomparsa delle piccole aziende e alla crescita delle cooperative agricole, che puntano su varietà resistenti. Il mercato si segmenta tra grandi marchi globali e produzioni di nicchia in ambienti periurbani.StrUn settore vinicolo internazionale e automatizzato Un settore vinicolo internazionale e automatizzato
Un settore vinicolo internazionale e automatizzato
La Francia si orienta sempre più verso i mercati esteri, investendo in viticoltura biologica e riduzione dell’uso di pesticidi, sebbene le tecniche convenzionali rimangano difficili da sostituire. Una fase di recessione globale riduce la domanda, ma le regioni vinicole collaborano per rafforzare il settore. Il consumatore attribuisce grande importanza alla sostenibilità, spingendo l’industria verso due strategie: il rinnovamento dei vigneti con varietà resistenti e l’adozione di tecnologie avanzate, come meccanizzazione e viticoltura di precisione. Il mercato si divide tra chi valorizza le denominazioni geografiche e l’enoturismo, e chi punta su grandi volumi e fusioni aziendali per aumentare la competitività internazionale.
Strategie per il futuro
Vinseo propone cinque approcci per affrontare questi scenari:
- Proattività positiva: agire subito per realizzare uno scenario favorevole.
- Proattività negativa: intervenire per evitare uno scenario sfavorevole.
- Reattività anticipata: prepararsi in anticipo a uno scenario possibile.
- Monitoraggio: osservare l’evoluzione di uno scenario per adattarsi al cambiamento.
- Neutralità: nessuna azione specifica se uno scenario non appare rilevante.
Fattori comuni ai quattro scenari
Pur con differenze significative, gli scenari condividono alcune tendenze chiave:
- Biologico e sostenibilità: il mercato mostra una crescente preferenza per prodotti che rispettano l’ambiente, con un valore previsto di 25 miliardi di dollari entro il 2030.
- Varietà resistenti: i Piwi si affermano sempre più tra produttori e consumatori, ma resta da capire se verranno integrati nei disciplinari italiani o avranno una categoria a parte.
- Vini a bassa gradazione e salutismo: il consumo moderato di vino diventa una tendenza consolidata, con i vini freschi e leggeri che guadagnano terreno sui rossi strutturati.
Vinseo sottolinea come questi scenari non siano inevitabili, ma possano essere influenzati da scelte strategiche. Il futuro del vino si deciderà dalle azioni di oggi: il settore ha davanti a sé sfide complesse, ma anche grandi opportunità.

