Nella suggestiva atmosfera della Cantina nella Roccia del Centro di Sperimentazione di Laimburg si è celebrata la proclamazione dei risultati della 7ª edizione del Concorso del Sauvignon Blanc d’Italia, evento destinato a essere riferimento per i produttori della varietà bianca italiana. Ancora una volta, l’Alto Adige ha monopolizzato il podio, con una tripletta che sancisce la supremazia qualitativa del territorio.
Tutti i vini premiati provengono infatti da questa regione, segno che gli interpreti locali hanno saputo declinare il Sauvignon in modo distintivo e autentico.
Il concorso, nato ormai come punto di riferimento per i produttori italiani di Sauvignon, ha raggiunto quest’anno nuove vette di rigore e autorevolezza. Per la prima volta, su circa 85 etichette partecipanti dell’annata 2023 provenienti da sei regioni vinicole, le valutazioni sono state affidate a un comitato ristretto composto da cinque specialisti internazionali, tra cui il Master of Wine Andrea Lonardi.
Questo approccio più “snello” ha permesso una lettura più profonda e puntuale del profilo aromatico e territoriale di ciascuna bottiglia.
Un’Alto Adige da primato
Il dominio dei vini sudtirolesi non è un fatto accidentale: gli esperti hanno evidenziato una crescita qualitativa evidente. I Sauvignon iscritti mostrano oggi profili aromatici sempre più coerenti con il terroir e capaci di raccontare l’origine.
Peter Dipoli, vicepresidente del comitato organizzatore, ha osservato: «La provenienza si percepisce con immediatezza. La tecnica in cantina non deve mai sovrastare l’identità del vino».
Parlando dei risultati tecnici, ecco i vincitori del 2023:
- 1° posto: Sauvignon Oberberg Alto Adige DOC – Tenuta Kornell, Settequerce
- 2° posto: Sauvignon Arthur Rainer Alto Adige DOC – Seeperle, Caldaro
- 3° posto: Sauvignon Greel Alto Adige DOC – Cantina Bozen, Bolzano
Il podio interamente altoatesino ribadisce il ruolo di questa regione come culla del Sauvignon in Italia. Andreas Kofler, presidente del comitato, ha commentato: «Siamo rimasti colpiti dall’altissimo livello dei vini. I vincitori dimostrano che un Sauvignon può – e deve – riflettere il suo territorio in modo autentico».
Questa settima edizione non è solo una celebrazione di un vitigno iconico, ma un manifesto dell’Alto Adige: un territorio che sa produrre vini dall’identità chiara, eleganti e tecnicamente precisi, ormai riconosciuti anche sui palcoscenici internazionali.

