Il governo irlandese ha annunciato ieri il rinvio dell’entrata in vigore delle etichette sanitarie obbligatorie sulle bevande alcoliche – incluse avvertenze su cancro e calorie – che erano state previste inizialmente per maggio 2026. La nuova scadenza è stata fissata a maggio 2028.
Secondo il governo, la decisione è motivata dalla necessità di tutelare la competitività delle esportazioni irlandesi, in particolare verso gli Stati Uniti, in un contesto di possibili dazi e tensioni commerciali . La commissione consultiva sul commercio ha infatti segnalato che le etichette sanitarie potrebbero essere percepite come barriere tecniche alle esportazioni.
Alcohol Action Ireland, l’organizzazione irlandese contraria alla sospensione, ha definito il rinvio “un duro colpo per la salute pubblica” e avverte che, senza etichette, tra il 2026 e il 2028 si prevede un aumento di oltre 3.000 casi di tumore e 15.000 bambini nati con disturbi legati al feto (FASD).
Le associazioni del vino, tra cui Ceev e Uiv, hanno accolto il rinvio come un’opportunità per armonizzare le regolamentazioni a livello europeo, evitando che un’azione unilaterale crei oneri aggiuntivi e frammentazione nel mercato unico .
Contestualizzazione normativa
Public Health (Alcohol) Act 2018: norma che prevede già limiti minimi per l’alcol, divieti pubblicitari e – dal 2026 – l’obbligo di etichette con avvertenze sanitarie (inclusi cancro e informazioni caloriche) .
Il rinvio non modifica il contenuto della legge, ma ne sposta semplicemente l’applicazione pratica.
1. 2026–2028: periodo di transizione in cui le aziende potranno adeguarsi, mentre il governo avrà tempo per confronti tecnici e diplomatici, in particolare con l’UE e gli Stati Uniti.
2. 2028: termine per l’innesco dell’obbligo, salvo ulteriori proroghe o riforme a livello comunitario.
3. Azioni Ue: si intensificheranno gli sforzi per una strategia coordinata, potenzialmente mediante etichette digitali o sistemi uniformi in tutta l’Unione.

