Campari Group ha annunciato la cessione dei marchi Cinzano (vermouth e spumante) e Frattina (grappa e sparkling wine) al Gruppo Caffo 1915 per un valore di 100 milioni di euro. L’operazione, consigliata da Mediobanca, dovrebbe perfezionarsi entro la fine del 2025 .
Questi brand hanno contribuito nel 2024 per circa 75 milioni di euro alle vendite di Campari – circa il 2 % del fatturato totale – con un margine lordo netto (al netto delle spese di marketing) pari a 21 milioni .
L’operazione prevede la creazione di una NewCo, alla quale saranno conferiti i marchi, le scorte, parte del personale e alcuni macchinari in Italia (esclusi gli impianti in Argentina e in Italia destinati ad altri marchi). Campari e Caffo hanno già concordato una fase transitoria di produzione e distribuzione, che garantirà alla casa rossonera la distribuzione di Cinzano in Paesi selezionati (tra cui Argentina, Spagna, Messico, Russia, Corea del Sud e Sud Africa) fino al completo passaggio alla rete Caffo .
Per Campari, guidata dal neoeletto CEO Simon Hunt (in carica da gennaio 2025), si tratta di un passo mirato a snellire il portafoglio, concentrandosi sulle “brand core” e riducendo la complessità operativa e il leverage finanziario .
Dal canto suo, Sebastiano Caffo – al timone del Gruppo Caffo, già proprietario del Vecchio Amaro del Capo – vede in questo acquisto un’opportunità per accelerare la crescita internazionale: Cinzano entrerà in oltre 100 mercati, grazie all’esperienza e alla capillare rete di vendita del gruppo .
Strategia focalizzata: Campari delega brand storici ma non strategici, consolidando il suo portafoglio.
Espansione internazionale: Caffo rafforza la sua presenza globale grazie all’ingresso di Cinzano.
Chiarezza operativa: la NewCo e la fase transitoria facilitano un passaggio ordinato e senza interruzioni di produzione e distribuzione.