Gli Stati Uniti stanno facendo incetta di Prosecco prima che i nuovi dazi sulle importazioni europee entrino in vigore. Gli ordini dello spumante veneto sono aumentati dell’8% nelle ultime settimane, un dato che conferma la preoccupazione degli importatori americani per le possibili ripercussioni sulle vendite. Secondo le stime degli operatori del settore, una bottiglia potrebbe arrivare a costare fino a 45 euro una volta applicati i nuovi balzelli.Il rischio di un’impennata dei costi è concreto. I dazi, che potrebbero essere imposti nell’ambito delle tensioni commerciali tra USA e UE, si tradurrebbero in un rincaro significativo per i consumatori americani. Gli importatori, per evitare perdite, stanno dunque aumentando le scorte, cercando di garantire prezzi competitivi almeno nel breve periodo.
«L’aumento dell’8% negli ordini è un segnale chiaro: gli acquirenti stanno cercando di anticipare i possibili aumenti di prezzo» afferma un distributore di New York. «Se i dazi entreranno in vigore, il Prosecco potrebbe diventare un lusso per molti clienti».
Negli ultimi anni, il Prosecco ha conquistato un posto di rilievo sulle tavole americane, con una domanda in costante crescita. Gli Stati Uniti rappresentano uno dei principali mercati di esportazione per il vino italiano, e un rincaro potrebbe rallentare la corsa delle vendite. Secondo gli analisti, l’industria vinicola italiana dovrà trovare strategie per mantenere la competitività, magari puntando su accordi diretti con i distributori o cercando nuovi mercati di sbocco.
Nel frattempo, i produttori italiani seguono con attenzione l’evolversi della situazione. «L’incertezza legata ai dazi ci preoccupa, ma confidiamo che la qualità del nostro prodotto continuerà a fare la differenza» commenta un viticoltore della Valdobbiadene. «Stiamo monitorando il mercato americano e valutando le possibili contromosse».Se i dazi diventeranno realtà, il Prosecco potrebbe subire una flessione nelle vendite, almeno nel segmento più accessibile del mercato. Tuttavia, il fascino delle bollicine italiane rimane forte e molti esperti ritengono che, anche con prezzi più elevati, il vino veneto continuerà ad avere un pubblico affezionato negli USA.