Il 2024 è stato un anno di contrasti per il Calvados, il celebre distillato francese a base di mele e pere, che vede un’inattesa ripresa sul mercato domestico, ma al contempo soffre una battuta d’arresto significativa sul fronte delle esportazioni. I dati ufficiali, infatti, registrano un incremento delle vendite in Francia, pari a +0,94%, ma un crollo delle esportazioni all’estero, che segnano un preoccupante -14,48%.
In patria, il Calvados sembra godere di una nuova fase di apprezzamento. Nonostante le difficoltà economiche generali che influenzano la spesa dei consumatori, il distillato della Normandia continua a conquistare nuovi estimatori e a mantenere una solida base di fedeli consumatori. Questo trend positivo potrebbe essere attribuito a vari fattori, tra cui l’aumento della domanda di prodotti di alta qualità e l’interesse crescente per le bevande artigianali e locali.
Anche il miglioramento dell’offerta, con nuovi produttori che puntano su qualità e innovazione, ha contribuito al successo del Calvados in Francia. In particolare, il segmento premium, che abbraccia le varietà più pregiate e invecchiate, ha visto un incremento delle vendite, in linea con la crescente attenzione per il consumo di prodotti autentici e di nicchia.
Tuttavia, il Calvados non sembra riuscire a mantenere lo stesso slancio sui mercati internazionali. Le esportazioni, infatti, sono scese drasticamente, con un calo del 14,48%, un segnale preoccupante per l’industria. Le ragioni di questo declino sono molteplici e spaziano dalle difficoltà legate alla concorrenza crescente di altri distillati, come il whisky o la grappa, fino agli effetti dell’incertezza economica globale, che ha ridotto la capacità di spesa in molti mercati tradizionali.
In particolare, i principali mercati di esportazione, tra cui gli Stati Uniti e il Regno Unito, hanno visto una flessione nella domanda. I consumatori di questi paesi sembrano essere meno disposti ad avvicinarsi a nuove categorie di alcolici, favorendo invece distillati più conosciuti o alternative più economiche.
Per i produttori di Calvados, il calo delle esportazioni rappresenta una sfida significativa. Le difficoltà legate alla distribuzione internazionale, insieme alle barriere tariffarie e alle normative sulle bevande alcoliche, stanno ostacolando la diffusione di questo prodotto all’estero. Gli esperti suggeriscono che, per contrastare questa tendenza negativa, sarà necessario investire in strategie di marketing più mirate, focalizzandosi su paesi emergenti dove c’è ancora un grande potenziale di crescita, come l’Asia e l’Europa orientale.