È stato ufficialmente riconosciuto il Consorzio di Tutela Vermouth di Torino IGP, segnando un passo epocale per il vino aromatizzato piemontese e conclude un cammino iniziato da Roberto Bava & C. Per la prima volta in Italia un vermouth riceve una tutela formale di livello geografico, un attestato che sottolinea la sua storia, la qualità e l’importanza culturale.
Negli ultimi anni il Vermouth di Torino ha conosciuto una sorprendente rinascita: il giro d’affari è cresciuto da circa 32,6 milioni di euro nel 2018 a ben 172,2 milioni nel 2024, segno che tipicità e tradizione hanno trovato riscontro nei palati e nei mercati.

Il decreto ministeriale che porta la firma del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste – Francesco Lollobrigida – riconosce al Vermouth di Torino “Indicazione Geografica Protetta” (IGP), affermando che è il primo vino aromatizzato italiano a raggiungere tale status. Con esso, salgono a 327 i Consorzi riconosciuti nel Paese.
Che cosa significa IGP per Vermouth di Torino
Questo riconoscimento implica che il Vermouth di Torino è protetto da norme precise riguardo:
- l’origine geografica: produzione vinicola italiana con prevalenza piemontese per parte dell’ingrediente base;
- le modalità di aromatizzazione, con piante come l’Artemisia usata prioritariamente;
- i livelli minimi di gradazione alcolica;
- la tutela del disciplinare: le etichette e le pratiche devono rispettare standard di qualità, anche per contrastare imitazioni.
Implicazioni per la produzione, il mercato e la reputazione
Per il Piemonte, questo riconoscimento rappresenta una conferma del valore del Vermouth come prodotto identitario, che unisce storia, artigianalità ed eccellenza. I produttori potranno ora contare su un’impronta legale più forte per proteggere il marchio e la genuinità del prodotto, non solo in Italia ma anche all’estero.
Il Ministero sottolinea che il sistema delle indicazioni geografiche, di cui il Vermouth di Torino entra ora a far parte con pieno diritto, ha un peso economico rilevante: rappresenta oltre 20 miliardi di euro alla produzione nazionale e circa il 16% dell’export agroalimentare italiano, con un valore stimato sopra agli 11,8 miliardi di euro.
Il riconoscimento dell’IGP per il Vermouth di Torino è un tassello che completa un percorso iniziato anni fa, fatto di codici, disciplinari, confronti istituzionali e valorizzazione del patrimonio locale. Sebbene i risultati economici siano importanti, forse ancor più rilevante è il valore simbolico: affermare con chiarezza che una delle produzioni più caratteristiche del Piemonte è un bene da tutelare, promuovere e celebrare.

