La Maremma si racconta attraverso il calice. Dopo il successo straordinario dell’edizione primaverile, “mareMMMa, il vino tra natura e territorio” è pronta a conquistare Firenze con un appuntamento che si preannuncia tra i più attesi dell’autunno enologico italiano. L’evento, in programma il 3 novembre, porterà nel cuore del capoluogo toscano l’identità complessa, vitale e sorprendente di uno dei territori più dinamici del panorama vitivinicolo nazionale.
Con oltre 120 aziende partecipanti e quasi 600 etichette in degustazione, l’iniziativa si presenta come un vero e proprio viaggio sensoriale nei paesaggi del vino maremmano, tra colline marine, antichi borghi e vigne affacciate sulla costa. Un racconto che unisce tradizione e modernità, diversità geologiche e interpretazioni stilistiche, grazie alla sinergia tra tre denominazioni simbolo: Morellino di Scansano, Montecucco Sangiovese e Maremma Toscana DOC.
A distinguere “mareMMMa” è la sua cifra territoriale: i produttori non sono disposti per marchi o denominazioni, ma secondo il Comune di provenienza dei vigneti, una scelta che intende valorizzare l’espressività locale e l’unicità del terroir. Un approccio che esalta non solo la qualità dei vini, ma anche il legame profondo tra uomo, vigna e paesaggio.
L’identità condivisa di un territorio variegato
«Il nostro obiettivo è presentare un territorio vasto e composito come un’unica narrazione coerente, pur rispettandone la pluralità», spiegano i presidenti dei tre Consorzi – Francesco Mazzei (Maremma Toscana), Bernardo Guicciardini Calamai (Morellino di Scansano) e Giovan Battista Basile (Montecucco). Insieme, rilanciano il progetto anche come modello di promozione interconsortile, capace di coniugare forza comunicativa e profondità identitaria.
L’esperienza fiorentina si preannuncia come un laboratorio di incontro tra operatori del settore, giornalisti, sommelier, buyer internazionali e semplici appassionati, con degustazioni guidate, tavole rotonde e momenti di approfondimento. Un evento che vuole andare oltre la vetrina, per farsi spazio di riflessione sulla sostenibilità, la tutela del paesaggio e le nuove sfide del vino nel XXI secolo.
Dopo Alberese, Firenze: una seconda tappa in grande stile
L’edizione dello scorso marzo ad Alberese, ospitata nel Granaio Lorenese, aveva già fatto registrare numeri importanti: oltre 1.000 visitatori professionali, una selezione vasta e curata di etichette, e un entusiasmo trasversale. L’approdo a Firenze rappresenta dunque una consacrazione e al tempo stesso una sfida, per portare la voce della Maremma oltre i confini regionali e consolidarne il posizionamento nel mercato nazionale e internazionale.
L’appuntamento di novembre offrirà un’anteprima sulle nuove annate, ma anche uno sguardo sul futuro del vino maremmano, tra innovazione, biodiversità e riscoperta dei vitigni autoctoni.

