Non accenna a rallentare l’onda lunga delle scorte nei magazzini del vino italiano. Secondo l’ultimo aggiornamento del report “Cantina Italia” redatto dall’Icqrf (Ispettorato centrale repressione frodi), al 30 luglio 2025 le giacenze complessive hanno raggiunto i 39,8 milioni di ettolitri. Un dato in lieve crescita (+0,5%) rispetto allo stesso periodo del 2024, che conferma la persistenza di volumi significativi stoccati in cantina, proprio a ridosso della nuova vendemmia.
Si tratta di un trend che, seppur in lenta diminuzione rispetto ai picchi registrati a inizio anno, continua a mantenere il comparto in una posizione di osservazione attenta. A gennaio, infatti, si toccavano i 57,5 milioni di ettolitri, scesi poi a 49,7 milioni ad aprile e a 43,6 milioni a giugno. La progressiva riduzione delle giacenze, pur fisiologica in vista della nuova campagna vendemmiale, non sembra ancora sufficiente ad alleggerire la pressione sul sistema produttivo.
In particolare, continua a pesare l’alto numero di vini a denominazione DOP e IGP in cantina, che rappresentano una fetta importante delle giacenze totali. La domanda interna resta incerta, mentre l’export – da sempre valvola di sfogo per l’eccedenza – si muove con prudenza, complice una congiuntura internazionale meno favorevole.
Il settore guarda ora con attenzione ai mesi autunnali, in attesa che la nuova vendemmia e le misure di gestione del mercato – come distillazione di crisi o vendemmia verde – possano contribuire a riequilibrare l’offerta.