In Cina, un cambiamento profondo sta trasformando il panorama vinicolo: i consumatori si orientano sempre più verso vini bianchi freschi, leggeri e poco tannici. Un trend che sta spingendo molte cantine locali, storicamente focalizzate sui rossi, a reinventarsi per stare al passo con la domanda.
Uno degli esempi più emblematici di questa trasformazione è quello di Chateau Nine Peaks, cantina situata nella provincia di Shandong, lungo la costa del Mar Giallo. L’azienda ha sorpreso il mercato con un’innovazione originale: Moon Light, un vino bianco prodotto da uve rosse come Cabernet Franc, Marselan e Merlot, attraverso un processo di filtrazione con carbone attivo che elimina i pigmenti, lasciando un vino chiaro ma aromatico.
“Moon Light è nato da un’urgenza produttiva”, ha raccontato Lei Yang, responsabile marketing della cantina, durante l’edizione 2024 di ProWine Hong Kong. “Ci siamo trovati senza più scorte di bianchi, ma con una richiesta in costante aumento.” Lanciato sul mercato a 198 RMB (circa 24 euro), il vino ha avuto un’immediata risposta positiva, con una prima produzione di 28.000 bottiglie.
Chateau Nine Peaks dispone di 90 ettari di vigneto, ma solo una piccola parte — circa 10 ettari — è dedicata alle varietà bianche come Chardonnay e Petit Manseng. Di fronte alla crescente domanda, l’azienda ha già avviato un’espansione: altri 20 ettari verranno piantati esclusivamente con uve bianche nei prossimi anni.
La preferenza dei consumatori per i bianchi si è intensificata durante la pandemia, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, sempre più attratte da stili di vino facili da bere, rinfrescanti e meno strutturati. Il fenomeno si riflette anche nell’aumento delle importazioni di vini bianchi da paesi come la Germania e la Nuova Zelanda, dove queste tipologie rappresentano un segmento forte dell’export.
La situazione attuale rappresenta una netta inversione di tendenza: se in passato le bottiglie bianche venivano vendute solo abbinate a rossi, oggi avviene l’opposto. Alcuni dei bianchi di Chateau Nine Peaks vengono distribuiti solo su prenotazione, spesso a prezzi superiori rispetto ai rossi.
La notorietà dell’azienda era già cresciuta nel 2020, quando la cuvée Qi fu selezionata nella lista Top 100 Discoveries di Wine Advocate. Ma oggi è il segmento dei bianchi a trainare la domanda, una dinamica che coinvolge anche altri produttori cinesi.
Nella regione di Penglai, sempre in Shandong, l’azienda vinicola Mystic Island ha registrato un interesse crescente per le sue etichette bianche. Nella zona di Ningxia — considerata il cuore della viticoltura cinese — il prezzo delle uve bianche ha recentemente superato quello del Marselan, un segnale importante secondo il Master of Wine Xing Wei, intervenuto a un forum di settore a maggio 2025.
Questa rivoluzione silenziosa ma potente sta ridisegnando le strategie produttive del vino cinese. E se il rosso resta ancora un pilastro, è sempre più chiaro che il bianco non è più un’opzione di nicchia: è il futuro che avanza, con freschezza e decisione.