I Consorzi di tutela dei vini Irpinia e Sannio, insieme alla Camera di Commercio Irpinia Sannio, confermano la loro partecipazione alla 57ª edizione del Vinitaly, con la presenza di 111 aziende enologiche, ospitate nel padiglione dedicato alla regione Campania. Il territorio del Sannio presenterà i suoi vini, tra cui l’Aglianico del Taburno DOCG, la Falanghina del Sannio DOC e il Sannio DOC, mentre l’Irpinia porterà in degustazione i suoi tre DOCG (Taurasi, Greco di Tufo e Fiano di Avellino), oltre all’Irpinia DOC con la sottozona Campi Taurasini.
Questa importante vetrina offrirà l’opportunità di affrontare tematiche legate all’enoturismo, con particolare attenzione alla sostenibilità, elemento centrale della filosofia produttiva di questi territori. Attraverso il progetto “Storie di Futuro”, saranno approfonditi temi quali innovazione, tradizione e spirito imprenditoriale, valori che da sempre contraddistinguono le aziende vinicole locali. Un focus specifico sarà dedicato alla gestione razionale delle imprese, favorita dall’integrazione della digitalizzazione nel settore.
Tra le novità di quest’anno, spicca il progetto Dioniso, promosso dal Distretto Aerospaziale della Campania (DAC) e dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio, in collaborazione con i Consorzi enologici. Questa iniziativa introduce la viticoltura di precisione grazie all’impiego di droni e sensori avanzati, capaci di raccogliere dati in tempo reale per ottimizzare la produzione, contrastare il cambiamento climatico, ridurre l’impiego di mezzi tecnici e migliorare la gestione delle risorse idriche. Inoltre, il progetto punta a prevenire e gestire con maggiore efficacia malattie e patogeni, incrementando il livello di sostenibilità ambientale ed economica.
Il distretto vinicolo Irpino-Sannita si distingue per una produzione annua di circa 35 milioni di bottiglie, con un fatturato che supera i 120 milioni di euro. Sono circa 300 le imprese verticali che, grazie alla coltivazione di oltre 17.000 ettari di vigneti, contribuiscono alla vinificazione dei rinomati vini locali. Oltre a ottenere eccellenti risultati in termini di produttività e fatturato, queste aziende giocano un ruolo fondamentale nel panorama dell’export. Nel 2024, il valore delle esportazioni di vino ha sfiorato i 30 milioni di euro, registrando una crescita del 7% rispetto all’anno precedente e portando la quota delle esportazioni al 68% del totale delle vendite.