L’Ambasciata d’Italia in Brasile ha lanciato ufficialmente la sesta edizione di Vini d’Italia – Salone del Vino Italiano in Brasile, appuntamento imperdibile per gli amanti della enologia e per gli operatori del commercio vitivinicolo. Guidata dall’Ambasciatore Alessandro Cortese e con la critica enogastronomica Sueli Maestri come curatrice, la manifestazione si svolgerà il 7 ottobre 2025, in concomitanza con la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
L’evento si propone di consolidare i legami fra Italia e Brasile attraverso un’esperienza che va oltre la semplice degustazione: “Viaggio Sensoriale in Italia: Dalla Vigna al Piatto” è il tema scelto per questa edizione, che mira a unire territorio, produzione vinicola e gastronomia per raccontare il patrimonio territoriale italiano in tutte le sue sfaccettature.
Produzione, numeri e trend
- Importazioni in crescita: il primo trimestre del 2025 ha visto un incremento del 14% nelle importazioni dei vini italiani da parte del Brasile.
- Incremento del valore per il vino fermo e spumante: secondo ICE di San Paolo, le importazioni di vino fermo italiano sono cresciute del 10,6% nel 2024, mentre gli spumanti sono aumentati del 6,4%, con quote di mercato in espansione.
- Export complessivo record: nel 2024 l’Italia ha toccato la cifra di 8,1 miliardi di euro nell’export vitivinicolo, con un +5,5% rispetto all’anno precedente.
Significato culturale ed economico
L’iniziativa non è solo una vetrina commerciale, ma un ponte culturale: i vini italiani – con oltre 600 varietà autoctone e più di 526 denominazioni (DOCG, DOC, IGT) – rappresentano molto più che prodotti, incarnano territori, storie, identità.
L’abbinamento con la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo rafforza la strategia, mettendo in evidenza non solo il vino, ma l’intero stile di vita italiano: cibo, tradizione, sostenibilità, innovazione.
Con la partecipazione prevista di 40 importatori e partner brasiliani, e una varietà record di etichette da tutte le regioni italiane – dalle grandi denominazioni alle piccole cantine meno note –, l’edizione 2025 intende consolidare il successo del Made in Italy in Brasile. L’auspicio è che il trend positivo delle importazioni continui, favorito anche da accordi internazionali come quello fra Unione Europea e Mercosur, che potrebbero semplificare gli scambi e abbassare le barriere commerciali.