Nelle terre delle grandi denominazioni piemontesi, dove il Nebbiolo regna sovrano, c’è spazio anche per sorprese inattese e raffinate. È il caso del Riesling 2018 di G.D. Vajra, un bianco che parla una lingua diversa ma non per questo meno nobile. Proveniente dai vigneti di alta quota coltivati a Barolo, questo vino è la dimostrazione vivente di come il territorio delle Langhe possa interpretare con carattere anche i vitigni più lontani dalla tradizione locale.
Il Riesling, è noto per la sua capacità di esprimere il terroir in maniera netta e trasparente. In Piemonte, e in particolare nelle mani della famiglia Vajra, questo vitigno trova un habitat sorprendentemente adatto. Le vigne crescono tra i 420 e i 470 metri sul livello del mare, su terreni marnosi e calcarei, esposti a una forte escursione termica che ne esalta l’acidità naturale.
La vendemmia 2018 si è distinta per un clima equilibrato, che ha permesso una maturazione lenta e omogenea. Il risultato? Un vino bianco di grande precisione aromatica, capace di coniugare tensione minerale, freschezza vibrante e complessità.
Profilo organolettico
Nel calice, il Riesling Vajra 2018 si presenta con un colore paglierino brillante e riflessi verdolini. Al naso colpisce per la finezza dei suoi profumi: fiori bianchi, scorza di agrumi, pesca bianca, e un sottile accenno di idrocarburi – tipico del vitigno – appena accennato, a testimonianza di una giovinezza che lascia ancora presagire un’evoluzione interessante nei prossimi anni.
Al palato è teso, verticale, ma mai aggressivo. La spiccata acidità è ben bilanciata da una struttura elegante, con un finale sapido e persistente. Un vino che conquista per la sua purezza, perfetto sia come aperitivo che in abbinamento a piatti delicati, dalla cucina di pesce alla gastronomia asiatica.
La scelta di produrre Riesling nelle Langhe non è frutto del caso. Per la famiglia Vajra, da sempre attenta alla valorizzazione del proprio territorio attraverso uno sguardo curioso e internazionale, si tratta di un omaggio alla versatilità delle colline piemontesi. Il primo impianto risale agli anni ’80, quando Giuseppe Vajra intuì le potenzialità di questi suoli per un vitigno così esigente.
A distanza di decenni, il Riesling di Vajra è oggi uno dei bianchi più riconosciuti, apprezzato tanto dagli appassionati quanto dalla critica internazionale.