Vent’anni di storia, cultura e passione vinicola: torna “Vini ad Arte”, la manifestazione simbolo della viticoltura romagnola promossa dal Consorzio Vini di Romagna, in programma dal 22 al 24 settembre 2025 nella raffinata cornice di Casa Spadoni a Faenza.
Nata come occasione riservata a professionisti e stampa di settore, l’edizione 2025 segna una svolta: per la prima volta, l’evento apre le sue porte anche al pubblico degli appassionati, che potrà partecipare a degustazioni guidate e dialogare direttamente con i produttori. Una scelta che riflette l’evoluzione del rapporto tra territorio e consumatori, sempre più attenti alla qualità e alla narrazione dietro ogni etichetta.
Vino, identità, visione
In degustazione, le nuove annate dei vini simbolo della Romagna: il Romagna Sangiovese DOC 2024 e 2022, nelle versioni Classico e Riserva, insieme alla Romagna Albana DOCG 2024. Più di 60 cantine presenteranno circa 400 referenze, in un percorso sensoriale che attraversa le colline romagnole da Imola a Rimini, passando per Bertinoro, Predappio, Brisighella e Modigliana.
Il programma prevede, accanto ai banchi d’assaggio, una serie di masterclass di approfondimento, tra cui spicca quella curata dal giornalista enogastronomico Filippo Bartolotta, dedicata a una verticale di Romagna Sangiovese dalle annate storiche degli anni ’90 fino ai giorni nostri. Un viaggio nel tempo attraverso il calice, per cogliere l’evoluzione stilistica e territoriale di uno dei vitigni cardine dell’enologia italiana.
Un evento, una comunità
Lunedì 22 settembre, i banchi d’assaggio saranno accessibili agli operatori dalle 12 alle 20, mentre il pubblico potrà accedere dalle 16, con chiusura alle 20 (ultimo ingresso alle 19). Le giornate del 23 e 24 saranno invece riservate alla stampa italiana e internazionale.
Con oltre 5.200 aziende agricole associate, 107 produttori vinificatori e più di 8 cooperative aderenti, il Consorzio Vini di Romagna si conferma punto di riferimento per la tutela e la valorizzazione di una denominazione che ha saputo coniugare autenticità, innovazione e forte radicamento al territorio.
A vent’anni dalla sua nascita, “Vini ad Arte” non è soltanto una rassegna enologica: è un gesto culturale, una dichiarazione d’amore per una terra generosa e, al tempo stesso, esigente. Una terra che, nel vino, ha trovato la sua voce più sincera.
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