Un gesto simbolico ma ricco di significato ha celebrato nei giorni scorsi la lunga relazione tra James Suckling, tra i più influenti critici enologici al mondo, e l’Alto Adige, terra di vini eleganti e di viticoltura eroica.
Durante una serata dedicata alla promozione della cultura del vino nella regione, Suckling è stato insignito di un riconoscimento speciale da parte del Consorzio Vini Alto Adige, per il costante impegno con cui ha raccontato – attraverso parole, degustazioni e immagini – il valore e l’identità dei vini altoatesini sulla scena internazionale.
Il tributo, sebbene non previsto all’interno del premio ufficiale che annualmente il Consorzio assegna a ristoratori e rifugi che promuovono il vino locale, rappresenta un segno di gratitudine nei confronti di chi ha saputo tradurre la complessità di un territorio in narrazioni comprensibili al pubblico globale. Un legame costruito nel tempo, rafforzato anche dalla realizzazione del documentario “Il miracolo dell’Alto Adige”, in cui Suckling esplora le storie e i paesaggi di una delle aree vitivinicole più affascinanti d’Europa.
«Il vino è cultura, territorio, ma soprattutto persone – ha dichiarato Suckling – e in Alto Adige ho trovato tutto questo, con una qualità che sorprende e che merita di essere raccontata al mondo.»
La cerimonia si è tenuta in un contesto informale, ma partecipato, confermando ancora una volta quanto la comunicazione e la reputazione internazionale siano elementi ormai centrali nella strategia dei produttori altoatesini.