La bottarga, prodotto che incarna l’identità gastronomica sarda, è stata al centro del dialogo culturale e culinario con la partecipazione di Davide Oldani al Festival della Bottarga di Cabras. Un evento che, nei suoi tre giorni di svolgimento, ha unito degustazioni, laboratori e riflessioni sull’importanza della tipicità territoriale.
Oldani, noto per il ristorante D’O di Cornaredo e per il suo approccio contemporaneo alla cucina italiana, ha definito la bottarga «non solo ingrediente, ma segno distintivo della Sardegna», sottolineando quanto il suo valore superi quello gustativo per diventare parte del racconto di un’intera regione.
Secondo lo chef, la sapidità, l’eleganza e l’equilibrio sono le peculiarità che rendono la bottarga unica: «non è dolce, non invade, ma accompagna ogni morso». Una complessità delicata che trova espressione soprattutto quando la bottarga viene grattugiata uniformemente, permettendo una presenza discreta ma significativa nel piatto.
Durante la serata finale, Oldani ha proposto una ricetta che intreccia la tradizione con la sperimentazione: riso bianco condito con agrumi e mirtilli, accostato alla bottarga in una composizione di contrasti sapienti e raffinati. Un’esaltazione del Mediterraneo, fatto di freschezza e nuance piccanti, che riflette la sua filosofia gastronomica.
Ma la riflessione va oltre il gusto: Oldani ha lanciato un appello per la tutela del nome bottarga, affinché venga riconosciuta non solo per il prodotto finito, ma anche per i metodi produttivi che custodiscono la memoria storica e culturale della Sardegna.
Il Festival della Bottarga, con la presenza di figure come Oldani, dimostra quanto un ingrediente locale possa divenire ponte tra culture, motore di sviluppo e ambasciatore di valori. Non solo celebrazione, dunque, ma impegno concreto per rendere la tipicità non solo patrimonio da assaporare, ma da preservare.