Il fascino dei grandi vini conquista ancora una volta le sale d’asta di Hong Kong. Il 10 settembre, Sotheby’s batterà una collezione privata tra le più raffinate dell’Asia: 426 bottiglie pregiate appartenute al magnate Albert Yeung, presidente dell’Emperor Group, il cui valore stimato supera il milione di euro.
La selezione, frutto di una passione coltivata con metodo e discrezione, include etichette leggendarie come Domaine de la Romanée-Conti, Pétrus e Château Palmer, simboli indiscussi dell’eccellenza enologica mondiale.
“Non si tratta di una cantina vasta, ma di una raccolta attentamente curata, composta da autentici gioielli” – ha commentato George Lacey, Head of Wine, Asia, per Sotheby’s.
Un trend che non accenna a rallentare
L’asta di settembre si inserisce in un trend ormai consolidato: Hong Kong si conferma piazza d’elezione per le grandi vendite enologiche internazionali. Solo pochi mesi fa, a maggio, la terza parte della collezione personale del tycoon Joseph Lau ha totalizzato oltre 9 milioni di dollari statunitensi, con il 70% dei lotti venduti al di sopra della stima massima.
Il lotto più ambito? Dieci bottiglie di Henri Jayer, Cros Parantoux 1999, aggiudicate per oltre 400.000 dollari.
Perché proprio Hong Kong?
Sono diversi i fattori che rendono la città asiatica un epicentro del vino da investimento:
Regime fiscale favorevole, privo di dazi su vino e alcolici.
Domanda in crescita da parte di collezionisti e investitori asiatici.
Presenza costante delle principali case d’asta globali, da Christie’s a Sotheby’s, che scelgono Hong Kong per presentare le collezioni più ambite al mondo.
Vino come status, cultura, investimento
Oggi più che mai, il vino di fascia altissima è percepito non solo come bene da degustare, ma come bene rifugio e segno distintivo di cultura personale. Le aste di Hong Kong, in questo senso, non sono solo appuntamenti di mercato, ma veri e propri osservatori del gusto contemporaneo e delle strategie di investimento alternative.
L’attesa per l’asta Yeung è dunque alta. E se la storia recente insegna qualcosa, è che le grandi bottiglie – soprattutto se corredate da provenienza impeccabile – sono destinate a spuntare cifre sempre più alte.