In Salento nasce un’iniziativa che coniuga tutela ambientale, rigenerazione del territorio e responsabilità aziendale: mediante il progetto Olivami Ets, è ora possibile compensare le emissioni di carbonio contribuendo al rinverdimento dell’olivicoltura locale, devastata negli ultimi anni dal batterio della Xylella fastidiosa. L’associazione Olivami, fondata nel 2022, promuove questa nuova modalità di sostenibilità, offrendo crediti di carbonio certificati che nascono da uliveti in grado di assorbire più CO₂ di quanta ne emettano.
- Olivami ha già donato oltre 50.000 ulivi a quasi 500 agricoltori salentini. Queste piantumazioni fanno parte di un percorso che mira non solo a ripristinare il paesaggio olivicolo, ma anche a restituire opportunità economiche al territorio.
- Il primo progetto già validato si trova nella Zona Colavecchi, a Carpignano Salentino (provincia di Lecce): si tratta di 4,62 ettari riforestati con 1.150 piante della varietà “Favolosa”.
- Per misurare l’assorbimento di CO₂ è adottata la metodologia TCR (Trusted Carbon Reduction), sviluppata da Carborea, spin-off tecnico‑scientifico
- I crediti di carbonio generati sono ufficialmente certificati da Climate Standard secondo lo standard internazionale ISO 14064‑2.
- Un aspetto innovativo e significativo è la possibilità per aziende e organizzazioni italiane di compensare le proprie emissioni restando all’interno del territorio nazionale, senza dover ricorrere a mercati esteri.
- Un primo soggetto istituzionale che ha partecipato è la BCC di Terra d’Otranto, acquistando crediti equivalenti a 1.000 ulivi.
Questa iniziativa ha una forte valenza ambientale: non solo ripristina gli uliveti distrutti dalla malattia, ma permette di trasformare le piantagioni in strumenti concreti per la lotta al cambiamento climatico. Inoltre, promuove un modello di economia circolare e radicata, che coinvolge agricoltori, comunità locali, imprese con responsabilità sociale.
Dal punto di vista sociale ed economico, il progetto può diventare un tassello importante per il rilancio del territorio: supporto finanziario agli agricoltori, valorizzazione del paesaggio pugliese, ripresa della produzione agricola, possibilità per le aziende di integrare nei propri bilanci sostenibilità e credibilità verso stakeholder.