Nel cuore pulsante di Verona, a pochi passi dall’Arena, c’è un luogo che custodisce il vino come patrimonio culturale e identitario. È l’Antica Bottega del Vino, storico ristorante e wine bar che anche nel 2025 entra a pieno titolo nella leggenda: per il ventiduesimo anno consecutivo, la prestigiosa rivista americana Wine Spectator le conferisce il Grand Award, il più alto riconoscimento internazionale dedicato alle carte vini d’eccellenza.
Un traguardo che colloca la Bottega tra le 97 realtà mondiali capaci di offrire una selezione enologica che coniuga profondità, ampiezza e coerenza gastronomica. In Italia, solo un’altra insegna può vantare una simile longevità nel palmarès del magazine statunitense.
Una carta vini monumentale
Con oltre 4 000 etichette e circa 22 000 bottiglie in cantina, l’Antica Bottega del Vino è molto più di un ristorante: è un archivio liquido che racconta la storia del vino italiano e internazionale. Ampio spazio è dedicato alla Valpolicella e ai grandi Amarone, ma la proposta spazia con rigore dalle vecchie annate di Barolo e Brunello ai grand cru di Borgogna, passando per Champagne di piccoli récoltants e autentiche rarità.
“La nostra forza è il lavoro quotidiano sul campo,” spiega Simone Isoli, Head Sommelier e volto della Bottega. “Conoscere i produttori, camminare le vigne, respirare le storie dietro ogni bottiglia: è così che costruiamo un racconto credibile per ogni nostro cliente”.
Dal 2010, la proprietà è nelle mani dell’associazione Famiglie Storiche, dieci blasonate cantine della Valpolicella (tra cui Allegrini, Tommasi, Masi e Zenato), che hanno saputo preservare il carattere unico della Bottega senza trasformarla in un mero showroom aziendale. Un modello virtuoso, che fa dialogare ristorazione, cultura del vino e senso del territorio.
Nuovi orizzonti: la Bottega arriva a Cortina
Guardando al futuro, il direttore Luca Nicolis annuncia una novità importante: per l’inverno 2025/2026, è prevista l’apertura di una nuova sede a Cortina d’Ampezzo, in vista dei Giochi Olimpici Invernali. “La carta sarà più snella, ma l’impostazione rimarrà fedele allo spirito della casa: una selezione di vini fatta con criterio, identità e profondità”.
In un panorama sempre più globalizzato, l’Antica Bottega del Vino continua a rappresentare un esempio di come la qualità non sia solo una questione di numeri, ma di competenza, passione e continuità. La sua storia è un tributo al vino come forma d’arte e al servizio come gesto culturale.
Un Grand Award che profuma di tradizione, ma guarda decisamente al futuro.